IL PRIMO MUSEO DEL CALCIO INTERNAZIONALE IN ITALIA
Il Museo del Calcio Internazionale è la prima esposizione permanente del calcio internazionale in Italia, nato per creare un punto di riferimento e di ritrovo per tutti gli appassionati e gli sportivi del mondo.
Il Museo del Calcio Internazionale non è solo una semplice esposizione di cimeli sportivi, ma è un progetto molto più ambizioso che ha come scopo la creazione di un “museo vivo” nel quale organizzare tanti momenti di aggregazione come convegni, presentazioni di libri, trasmissioni tv e tanti altri eventi.
Un luogo unico per promuovere la cultura attraverso i valori dello sport. Un percorso lungo il quale soprattutto le giovani generazioni potranno rivivere il passato e studiarlo per comprendere meglio il mondo attuale ed in qualche modo prospettare il futuro.
Una delle finalità infatti è quella di educare attraverso lo sport ed in particolare il calcio.
Contribuire attivamente quindi a promuovere la cultura sportiva come mezzo di espressione e riflessione sui valori profondi dello sport.
Si vuole incentivare l’accesso alla cultura da parte di tutti dando rilevanza a tematiche sociali.
Parole d’ordine innovazione e ricerca ma anche riscoperta dei territori attraverso la loro storia ed il loro patrimonio sportivo, organizzando esposizioni in tutta italia per raccontare le storie anche delle piccole realtà.
LA COLLEZIONE
La collezione privata del Museo del Calcio Internazionale è composta, ad oggi, da oltre 10mila cimeli tra: maglie, palloni, scarpini, trofei, giornali, biglietti, foto autografate, etc.
Nello specifico i cimeli di cui disponiamo vanno dal 1890 fino ai giorni nostri e sono tutti rigorosamente indossati dai calciatori.
I campioni del passato: Pelè, Maradona, Zico, Cruijff, Di Stefano, Beckenbauer, Muller, Best, Platini incontrano i campioni del presente: Ronaldo, Baggio, Zidane, Pirlo, Buffon, Messi, Ronaldo C..
La maggior parte dei cimeli sono stati donati al nostro museo direttamente dai calciatori che le hanno indossate o che le hanno scambiate con gli avversari e, in molti casi, presentano regolare certificato di autenticità firmato dagli stessi calciatori.
La collezione ripercorre tutta la storia del calcio dalla nascita fino ai giorni nostri, dai palloni con le stringhe fino a quelli termosaldati, dalle maglie in lana a quelle sintetiche, dagli scarpini con i tacchetti in sughero fino a quelle con i tacchetti in plastica.
Parte fondamentale della collezione è composta dalle maglie, si dispone infatti di tutte le nazionali del mondo, dei maggiori club di tutti i campionati europei e di tutte le squadre italiane di ogni categoria.
I DONATORI
Donare anche un piccolo cimelio ad un museo equivale a renderlo vivo, perchè il museo lo studia, se ne prende cura e ne racconta la sua storia e la sua anima per l’eternità.
Siamo fortemente convinti che una maglia da calcio non sia solo un mix di materiali sintetici o dei pezzi di stoffa cuciti, ogni maglia ha una storia dietro, ha un’anima e il nostro obbiettivo è proprio quello di raccontare l’anima che c’è dentro ogni cimelio.
Ogni cimelio, sia esso indossato da un calciatore di Serie A o di Serie C, ha una storia da raccontare: può essere la storia di una vittoria ma anche di una sconfitta, la storia di una partita ben giocata o della peggiore partita in carriera, non fa differenza perchè la cultura sportiva si alimenta proprio conoscendo tutte queste storie.
(in foto Aldo Mancini che ha donato la maglia del figlio Roberto, attuale commissario tecnico della nazionale italiana)
Sapere che tantissimi cimeli siano andati persi, dimenticati o ammucchiati in qualche scantinato ci rattrista, ma ci da anche la forza per continuare a cercarli.
L’emozione più bella che abbiamo vissuto è stata quella di un nipote che trova, nel nostro museo, la maglia del nonno ex calciatore e si commuove ammirandola.
Crediamo che non ci sia cosa più bella e gratificante di donare un cimelio e vedere il propio nome inserito tra la storia del calcio, perchè la vita può essere più breve o più lunga ma il ricordo non muore mai.
foto gallery
Un sogno diventato realtà
Per realizzare grandi cose, non bisogna solo agire, ma anche sognare; non solo progettare ma anche credere!
La nascita
Il museo nasce in maniera virtuale ed ottiene subito un grande successo, in 10 anni supera il milione di visitatori da tutto il mondo.-
Iniziamo dunque ad organizzare piccole esposizioni in piccole città fino a decidere di dotarci stabilmente di una sede fisica nel centro di Roma.
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Molti calciatori iniziano a sostenerci (oggi oltre 100) e donarci i loro cimeli tanto che da una piccola collezione di quasi 500 pezzi arriviamo ad avere oltre 10mila cimeli tra maglie, palloni, scarpini, trofei, giornali, biglietti, foto, etc. .
nel centro di roma
Nel 2017 inauguriamo quindi la prima sede stabile nel centro di Roma. Per la prima volta la Capitale d'Italia ha un museo del calcio.-
Tantissimi sono stati gli eventi organizzati: convegni, presentazioni di libri, visite di calciatori, eventi benefici.
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Tra i campioni venuti a visitare la nostra esposizione spiccano: Mario Kempes, Zico, Arturo Vidal, Hector Herrera, Roberto Mancini, Rivellino, Filippo Inzaghi, Simone Perrotta, Marco Materazzi, Fabio Grosso, Antonio Schillaci, Giuseppe Giannini, Sebino Nela, Fabio Liverani, Sergio Brio, Jaime Valdes, Antonello Cuccureddu, Fabio Enzo, Riccardo Ferri.
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In un solo anno il successo è stato tale da decidere di farlo divenire un museo diffuso e anche itinerante, grazie anche all’incontro con l’Associazione Italiana Cultura Sport.
Inizia il tour italiano
Parte il progetto “In Viaggio con la storia del calcio”, presentato alla Camera dei Deputati da Roberto Fabbricini, commissario della Figc, e Andrea Abodi, presidente dell’Istituto di Credito Sportivo. Progetto che ha permesso di portare, gratuitamente, i cimeli che hanno segnato la storia del calcio in oltre 20 città italiane.-
La partnership con AICS, tra i primi enti di promozione sportiva del Paese, ha ha permesso di rendere la storia del calcio accessibile a tutti.
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Numeri importantissimi vengono registrati nel viaggio durato quasi 2 anni: 20 città italiane, quasi 300 mila visitatori, 400 visite guidate, 10mila km percorsi, 270 volontari coinvolti, 500 cimeli esposti, 100 tra istituti scolastici e scuole calcio coinvolti.
Inizia il tour mondiale
La voglia di molti paesi di scoprire e ripercorrere la storia del calcio attraverso l'esposizione di cimeli unici ci ha spinto ad accettare la proposta di iniziare un tour mondiale che ha portato e porterà il Museo del calcio Internazionale in Cina, Giappone, Brasile, Argentina , Messico, Stati Uniti, etc. I nostri cimeli saranno esposti anche nei più prestigiosi musei di tutto il mondo.-
Parallelamente al tour mondiale però stiamo vagliando le migliori proposte per ristabilire una sede fissa a Roma che possa essere centro primario di tutto il progetto.
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